Dati di consumo

Negli ultimi 25 anni, gli energy drink hanno registrato una notevole crescita in popolarità e sono stati consumati nella maggior parte dei paesi del mondo. Nonostante questo successo, gli energy drink sono di fatto un prodotto di nicchia, che rappresenta solo l’1% del mercato globale delle bevande analcoliche.

Ciò è dovuto principalmente al fatto che il consumo di energy drink è occasionale, piuttosto che parte della dieta quotidiana. Questo perché gli energy drink hanno un profilo unico di ingredienti, sono venduti in formati prevalentemente piccoli e hanno un gusto particolare che è più adatto ad occasioni speciali. Uno studio recente condotto in Europa (Zucconi et al., 2013) ha rilevato che il contributo degli energy drink al consumo totale giornaliero di caffeina è ridotto, vale a dire l’8% per gli adulti e il 13% per gli adolescenti. In altre parole, il 92% della caffeina totale assunta dagli adulti e l’87% della caffeina assunta dagli adolescenti provengono da fonti di caffeina diverse dagli energy drink, ovvero caffè, tè e bevande analcoliche. Questo dimostra chiaramente che altri prodotti comuni, che vengono consumati più regolarmente come caffè, tè e bevande analcoliche, sono i contributori principali all’assunzione di caffeina in Europa.

Questo vale anche per i mercati al di fuori dell’Europa, come gli Stati Uniti. In linea con i dati europei, studi scientifici dimostrano sistematicamente che il consumo di energy drink rappresenta una piccola parte del consumo totale di caffeina. In uno studio approfondito del 2013, sono state stimate le assunzioni di caffeina, da bevande, di un campione rappresentativo di consumatori statunitensi. È stato riscontrato che il 96% della caffeina consumata dalle bevande proviene dal caffè, dalle bevande analcoliche e dal tè. Inoltre, il caffè ha dimostrato di essere il più grande contributore all’assunzione di caffeina dalle bevande negli Stati Uniti (Mitchell et al., 2014). Più di recente, una ricerca governativa statunitense (Branum et al., 2014) ha confermato questi risultati. Infatti, il sondaggio ha rilevato che la percentuale di assunzione di caffeina da energy drink, nella fascia 12-18 anni, è diminuita nel 2009-2010 rispetto al 2007-2008.

In sintesi, prove convincenti pubblicate in vari studi scientifici attestano che il consumo di energy drink è basso in Europa ed in altre parti del mondo, come gli Stati Uniti.  La convinzione comune che gli energy drink contribuiscano in modo significativo al consumo complessivo di caffeina è semplicemente inesatta.